In virtù del prossimo referendum abrogativo sulla questione petrolio, i ragazzi di Mo.Sto. escono allo scoperto schierandosi a favore del SI !!!

Più che a convincervi a votare SI, vorremo cercare di innescare una discussione, informare, spiegarvi perché abbiamo deciso di votare SI, lasciando perdere semplici immagini o post propagandistici. Perché la questione petrolio è ben più ampia. Il problema non si risolverà il 17 aprile, per cui è necessario che se ne continui a parlare cosicché tutti diventiamo più consapevoli sulle questioni in ballo e che quindi ognuno possa farsi un’idea propria e non strumentalizzata od “inquinata” dai media o dai post su Facebook.

Per cui, oltre ai soliti slogan, abbiamo pensato di preparare alcuni articoli che riguardano la situazione petrolio in Basilicata soprattutto per far luce su quanto accade, e spiegare (anche con un po’ di tecnicismi che il tema impone) cosa comporta lo sfruttamento degli idrocarburi fossili.

In questo primo articolo, cominciamo con il collocare le aree petrolifere in Basilicata alla
luce di quanto viene ufficialmente dichiarato dal Ministero dello Sviluppo Economico (se avete bisogno dei dati specifici, vi consigliamo di visitare il sito).

Se cliccate sulla mappa qui in basso, potrete trovare una versione tematizzata di Google Earth (tecnicamente viene chiamato Web GIS) in cui vengono raccolti alcuni dei dati presenti, appunto, sul sito del ministero (per cui è una fonte ufficiale).

In fondo alla pagina potrete trovare una mini-spiegazione su come consultare al meglio questa mappa.

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Web GIS del petrolio in Basilicata

La mappa è liberamente consultabile ed in parte interrogabile. Oltre al titolo, didascalia ed autori, trovete sulla destra una piccola schermata in cui sono inseriti degli elementi che si possono selezionare/deselezionare in base alle nostre esigenze e se nel caso volessimo snellire la mappa.

La prima selezione possibile è quella della cartografia di base. Di defaul viene visualizzata quella fornita da OpenStreetMap, ma è possibile cambiarla andando a spuntare la casella GoogleMap Satellite (la classica veduta aerea di Google Earth) oppure GoogleMap Ibrida, che è simile alla precedente ma con l’aggiunta dei nomi dei paesi, luoghi ecc… ecc… (la più utile per orientarsi al meglio). Potete provare voi stessi e scegliere quella che fa al caso vostro! 

La seconda parte della tabella si riferisce agli elementi che riguardano propriamente la questione petrolifera: il gruppo degli elementi areali (Concessioni di stoccaggio, Concessioni di coltivazione e Permessi di ricerca) e quello degli elementi puntuali.

Il primo gruppo è utile per individuare le aree interessate dal petrolio e quelle su cui sussistono permessi di ricerca. Tutte le aree sono interrogabili, nel senso che se si prova a cliccare su una delle tante, vi comparirà un popup con un link che vi rimanda alla scheda specifica del Ministero.

Il secondo invece, riguarda la posizione dei pozzi e delle centrali (olio e gas). In questo caso potrete interrogare sia i pozzi attualmente coltivati sia tutti quelli che sono stati realizzati dal 1895 al 2014. Il link nel popup vi rimanderà alla scheda del Ministero che, in alcuni casi, mette a disposizione anche il profilo di scavo.

Per qualsiasi dubbio, errore, spiegazione, non esitate a chiedere!